Prof.ssa Caterina Guttadauro LA Brasca (Scrittrice - Giornalista - Critico)
I versi di Giuseppe Vultaggio scaturiscono dal sentire mentale e sentimentale di un siciliano doc. Basterebbe solo questo per farsi assalire dalla voglia di leggerli. Le parole dell’Autore giungono senza eccessivo sforzo, i suoi versi ci prendono per mano e ci conducono dove lui vuole, dandoci la consapevolezza della potenzialità dell’anima. Ogni poesia è una piccola storia e questo ne scandisce il valore e sente che non c’è forma più appropriata del siciliano per esprimere la gratitudine alla sua Terra e offrirla ai lettori. A mio parere, un tentativo di divulgazione letteraria. Giuseppe, che non giudica, non critica, parla “senza pritisi” e forse non sa che questa peculiarità lo rende unico, l’umiltà che pervade i suoi versi è una rarità. Egli ha rispetto dell’uomo, dei suoi sentimenti e dei suoi comportamenti, anche quando non lo approva. Sono versi educativi, dicevo prima. Certo, parlano di natura, del suo mare, del suo paese. Si visualizzano, quasi come dei dipinti, le albe, i tramonti, notti animate da chi va per mare butta le reti e resta ad aspettare. Il lettore troverà spunti per riflessioni e considerazioni; immagini e azioni in cui si ritroverà, e questo per Giuseppe Vultaggio sarà un obiettivo raggiunto, perché come dice Bertold Brecht: “se una poesia su un campo di papaveri ti ha insegnato a guardare meglio i papaveri, ha già adempiuto ad una grande funzione.”
Prof.ssa Caterina Guttadauro La Brasca
Scrittrice Giornalista Critico – Bologna